Arrivederci e grazie.

Perché non sono gli altri a dirci come siamo
perché non è la storia ma noi che la cambiamo
Ed esco fuori da ogni vita
perché ho paura di non vivere abbastanza
e ancora, ancora, ancora.
Nesli-

Arrivederci e grazie.
Arrivederci perché non amo gli addii, e grazie perché nonostante tutto mi hai insegnato cosa vuol dire essere felice.
Forse è vero che la felicità è un sentimento effimero, che dura poco, ma io non sono ancora pronta a rassegnarmi. Ho bisogno e ho intenzione di vivere cercando il più possibile di essere felice. Non voglio accontentarmi della speranza che tutto possa tornare come prima, perché il cambiamento accade sempre per un motivo. Niente dura per sempre, ma credo abbiamo il dovere di far durare la felicità per quanto possibile.

E negli ultimi mesi della mia vita non è quello che ho fatto davvero. Mi sono allontanata dal resto del mondo sperando di sentire la mancanza di qualcosa, pronta a tornare sui miei passi. Ma non è successo. Non sentivo la mancanza di niente e di nessuno. Me ne stavo rinchiusa tra le mie quattro mura, qualche libro e la musica. Ogni tanto qualche pensiero arrivava a farmi compagnia, soprattutto un secondo prima di addormentarmi, finché sono arrivata a guardare serie tv fino a crollare davanti al pc. Non mi andava di pensare a quello che era successo anche perché finivo per odiare anche quello che inizialmente sembravo “amare”.
Prima speravo che qualcosa cambiasse, speravo che trovasse un buon motivo per sorpendermi, per farmi cambiare idea, speravo che capisse di ciò che avevo bisogno e decidesse di modificare il suo essere, poi, piano piano, pensando al passato mi sono resa conto che non era cambiato niente nel suo comportamento, ma ero io a non sopportare più quello che prima accettavo senza rendermi conto. Ho smesso di guardarlo con occhi incantati e ho finalmente capito chi avevo davvero di fronte. Una persona in sostanza poco matura, che non sa prendersi le sue responsabilità e getta tutto addosso alle altre persone. Una persona che non fa altro che chiedere scusa dopo gli sbagli e tornare sempre sugli stessi errori. Una persona che dopo mesi insieme ancora non ha capito come sei fatta e non gliene frega niente di farlo. Pensa solo a quello che fa bene a lui, a quello che desidera e quello che, secondo lui, tu devi capire, perché lui è una bella persona, perché non hai idea di quello che lui fa per te, perché non troverai un’altra persona come lui, perché lui può sbagliare e tu devi capirlo.

Ma arriva un momento in cui tu devi pensare a te stessa e dimenticare lui e quello che pensa. Perché sì, lo sai che è una gran brava persona, che ci tiene e tutto il resto. Ma non è quello di cui hai bisogno.
Perciò arrivederci, spero possa trovare la persona adatta a lui.
E grazie. Grazie di avermi fatto capire come voglio stare, grazie per avermi permesso di comprendere come devo sentirmi quando sto con qualcuno di importante. Grazie perché mi hai fatto capire come non voglio sentirmi, come non voglio vivere le mie giornate e cosa non mi piace. Grazie perché mi hai fatto capire che non voglio accettare compromessi per la mia felicità, e grazie perché hai riportato la speranza nella mia vita.
Credevo di non essere capace di provare certe cose, credevo di non avere la forza per prendere le decisioni giuste, credevo di dover subire le scelte degli altri. Ma la realtà è che non sai come ti comporterai finché non hai le spalle al muro. E le hai quando devi scegliere se essere felice o non far soffrire gli altri.
Alla fine di tutta questa storia sono anche contenta di come sia andata e felice di non avere rimpianti. Tutto, o quasi, quello che volevo fare l’ho fatto. Adesso è arrivato il momento di chiudere definitivamente questo capitolo della mia vita e, dopo un anno, andare avanti.
Sempre pronta ad accogliere quello che il destino mi riserverà. Fiduciosa del fatto che

Andrà tutto bene.

Snow.

“Henry Wadsworth Longfellow ha scritto: tutti sono architetti del proprio destino. Quindi non guardate così tristemente al passato; perchè non tornerà.”

Ciao.

Sono qui perché spesso ho bisogno di scrivere,
anche se alla fine non so bene cosa dire.
Sono qui perché questo è il mio posto.
Perché è qui che mi rifugio quando il mondo fuori non mi comprende.
Perché in questo posto non importa a me se non riesco a fare un discorso di senso compiuto.
Sono qui perché non sopporto le persone che non riescono ad andare avanti,
non sopporto quelli che stanno legati al passato anche se ormai non è rimasto che il nulla.
Sono qui perché la cosa peggiore che possano fare è non capirti,
nonostante abbiano passato con te dei mesi,
nonostante provi a spiegarlo,
nonostante provi a scriverlo.
Nonostante tutto.
Sono qui perché
“LA MIA PENNA ALLEVIA LA MIA PENA, E’ SEPARABILE DA ME APPENA.”

Ciao.
Sono qui per dare il “bentornato” alla me di qualche tempo fa. E’ difficile cambiare per qualcuno che poi si rivela indegno di tutto quel cambiamento. E’ facile comportarsi come se un’altra persona non esistesse e ignorare il suo modo di essere per avere solo quello di cui si ha bisogno.
Ma la vita è un’altra cosa. E la cosa importante è capirlo, è la consapevolezza di quanto vali, è credere che andrà tutto bene.

Già da tempo hai spazzato via dal tavolo tutti quei fogli che ti confondevano solo la mente, fino ad ora però sei rimasta a fissare il vuoto. Stanca di tutto, stanca del passato e troppo stanca per pensare al futuro. Ora è il momento di riprendere qualche foglio e ricominciare a scrivere. Perché il destino di certo non si è fermato a qualche brutta esperienza. Il destino è sempre lì e ti aspetta, devi solo crederci. E credere che le cose positive possono sempre accadere ti aiuterà a guardare al futuro con il sorriso.

Molta gente non riesce a capire che il passato non ritorna, non capisce che quando chiudi una porta è per sempre.

Lasciatevi il passato alle spalle, andate dritti per la vostra strada fiduciosi che il buono arriverà, consapevoli che esistono le persone e le cose degne delle vostre attenzioni, non voltatevi indietro, rischiate di perdere solo del tempo prezioso e le energie che invece sarebbero da impiegare per correre verso una nuova meta. Non preoccupatevi di quello che è stato, se è finito di sicuro non poteva che andare così. Gli sbagli servono proprio per imparare e non farli più. Perciò fossi in voi smetterei di rileggere il passato rimpiangendo il fatto che non tornerà.

“Henry Wadsworth Longfellow ha scritto: tutti sono architetti del proprio destino. Quindi non guardate così tristemente al passato; perchè non tornerà.”

Non tornerà. Perché devi imparare ad andare oltre, a superare le cose che non ti fanno star bene, riconoscerle e superarle. Non serve a niente fingere che tutto vada bene quando sai che non è così. Non tornerà perché è giusto così.

Snow.